Chi siamo

Il vivaio-giardino Fiorella Gilli si trova fra Villanova d’Asti e Castelnuovo Don Bosco in frazione Savi, nel territorio denominato Pianalto; un’area di circa 400 kmq elevata di alcune decine di metri sulla pianura circostante. La zona coltivata principalmente a grano e mais presenta ancora prati stabili e una zona incontaminata e non antropizzata che rappresenta una riserva preziosa di specie botaniche e animali. La nascita del vivaio è legata alla coltivazione di piante per l’apicoltura, attività iniziale dell’azienda, che poi si è estesa a molte specie di arbusti e alberi ornamentali. Tra le collezioni di Viburni. Lillà, Prunus, Ortensie, Rose e Clematidi spiccano esemplari rari come il Chionanthus retusus, l’albero delle frange e la Davidia involucrata conosciuta come l’albero dei fazzoletti. Un’attenzione particolare viene riservata alle specie autoctone.



Fiorella. E il vivaio. di Roberta Pelletta
È stato il suo nome a indicarle il sentiero, e lei lo ha seguito.
E ha creato un vivaio-giardino, di 24000 mq, nel Pianalto, fra Villanova d’Asti e Castelnuovo Don Bosco. Correva l’anno 1987. Si arriva, e si viene rapiti dal luogo. E subito si fa il primo incontro importante: la Choisya ternata 'White Dazzler' che fiorisce in primavera e in autunno, quando si copre di fiori bianchi e profumati.

Si cammina con Fiorella, che racconta ogni volta una nuova storia di piante, di arbusti, di foglie e di colore. Ci si ferma davanti al bosso, forte e caparbio: il Buxus sempervirens pianta antica, d’interesse storico, che cresce praticamente ovunque, mettendo le sue radici grassocce in tutti i tipi di terreno.

Fiorella Gilli
Quando la nostra guida accelera il passo, è perché ci si avvicina ad una delle regine del vivaio, l’Edgeworthia Papyrifera un tempo produttrice di carta come la Daphne. D’inverno si spoglia, ma i suoi boccioli capovolti assomigliano a piccoli lampioni, forti e luminosi.
Poco oltre ecco il Cornus officinalis, pieno di fiori gialli a febbraio. E poi il Cornus Kousa chinensis, che fiorisce a maggio, con le bratte che sembrano farfalle.

Il profumo e i colori la fanno da padroni, e Fiorella sembra scoprire il vivaio ogni volta come fosse la prima volta, e comunica questa sensazione.
Qua e là s'intravvede il vischio, avvinghiato a pioppi, meli e tigli: non potendo vivere abbracciata a un albero, Fiorella semina il vischio e lo lascia crescere attaccato alla pianta, al posto suo.

Si cammina e si continua a fare incontri di grande bellezza: i Viburni, altra specialità del vivaio, i Lillà, i Prunus caratterizzati dalla fioritura elegantissima e spettacolare anche se poco prolungata e per questo così apprezzata, e Ortensie di tante forme e colori. E le rose, e le clematidi. Non si andrebbe più via. Ed è chiara la sensazione che si potrebbe svanire senza salutare Fiorella, che continua il suo viaggio, senza accorgersi di presenze o assenze, perché in quel vivaio non è mai sola.